Sunday, January 13, 2013

sintesi


Una matita… prende vita nelle mani

La matita è uno degli oggetti più comuni nella vita quotidiana, la sua storia inizia nella seconda metà del 16.secolo dopo la scoperta della grafite.  Oggi quasi tutti possiedono una grande varietà di matite. Alcune di esse ci passa solamente tra le mani, alcune rimangono in nostro possesso, mentre alcune di esse vengono abbandonate nei cassetti, sugli scaffali o su una scrivania… A volte nella sua semplicità, un oggetto può perdere il suo significato, senza andare a indagare oltre, il suo significato più profondo. e la matita è costruita da un bastoncino di legno, con l’anima di grafite dentro; un oggetto che a prima vista dimostra di essere molto più semplice di quanto non sia. 
Oggigiorno sono presenti tantissimi tipi diversi di matite per diversi utilizzi e fatte con diversi materiali; matite per disegnare, matite per scrivere, matite con la gomma, matite meccaniche, matite di diverse forme (tonda, esagonale, rettangolare, triangolare)… Ma se prendiamo in considerazione la matita più in generale, è un oggetto che trova la vita quando è in contatto con un essere umano, e muore nelle mani dell'essere umano
La matita è come un mezzo di comunicazione, una via per esprimere se stessi, i pensieri, le idee, le immagini e i disegni in molti diversi modi. Un oggetto che diventa uno strumento di potere nelle mani di ogni individuo, diventando la loro voce. Quindi i suoi utilizzi variano a seconda del soggetto. Si spazia dall'arte, alla letteratura, alla storia. E' inevitabile incontrarla in alcune delle scene nei film o nei libri, a volte come protagonista, a volte solo per una decorazione o una citazione. Oltre questo fa parlare di sé anche nel campo del design, per varie applicazioni ed usi differenti. 
La matita non è un oggetto duraturo, infatti nel tempo con il suo utilizzo, si consuma e arriva alla fine della sua, ma rimane sempre come un simbolo dell’abilità e capacità umana di esprimersi le proprie idee.


Saturday, January 12, 2013

mappa concettuale

vizio capitale


La Superbia è uno dei 7 vizi capitali che si può associare alla matita. La matita può diventare un ottimo strumento di comunicazione quando sta nelle mani giuste le quali sanno usarla, e per quelli che hanno una capacità di trasformare le proprie idee attraverso la matita, potrebbero provare questa sensazione.

odore


Le matite possono essere di  diverse tipologie, ed il loro odore può cambiare a secondo del materiale utilizzato. Quella più comune è la matita in legno e la quale ha l'odore vivo e profumato del suo materiale. L'odore del legno, sopratutto quando viene temperata diventa più forte ed essendo un materiale caldo ricorda sempre antichità, qualcosa di passato e suggerisce anche di sicurezza. 

pencil museum



Secondo la leggenda, inizio '500, una violenta tempesta a Borrowdale, Cumberland ha sradicato gli alberi e sotti essi viene scoperto un materiale strano; grafite, e i pastori hanno iniziato a utilizzare per marcare le pecore.

Un'industria di matite era nata, destinata a diventare la prima fabbrica di matite nel 1832. La fabbrica ha avuto diversi proprietari nella sua storia di 178 anni, diventando the Cumberland Pencil Company nel 1916. La serie per i bambini "The Lakeland" è stata formata nel 1930; seguito dalla marca di matite fini d'arte "the Derwent" nel 1938. 

Nel 1980 the Managing Director ha scoperto che il popolo affascinava della storia di matite e di come erano realizzate ed è  cosi nata l'idea del museo. Nel Maggio 1981 il museo è stato aperto. Nel museo si può trovare la storia del Cumberland Pencil Company, la storia delle matite e e la realizzazione delle matite. 










The Cumberland Pencil Museum
Southey Works
Keswick, Cumbria
CA 12 5NG
England, UK



canzoni

















teatro

PAM! PAROLE A MATITA
Teatro d'attore, disegni dal vivo con lavagna luminosa e ombre

Che cosa è una C? Un cane, una culla o una cuccia? E una P? Un pesce? Una palla? O tutti e due?
Adele e Berta si ritrovano magicamente catapultate all'interno del libro che contiene tutte le parole: il vocabolario. Che gran scompiglio però! La grande mano che conosce i segreti dei segni mette in movimento lettere e parole, che prendono forme e significati inattesi e fantastici. Filastrocche e giochi di parole, che prendono fanno scoprire alle due ragazze che le parole sono veicolo di fantasia ed emozioni. 


'Perchè non facciamo una fantasia sull'alfabeto.. fantastico, imprevisto, con lettere tutte diverse, di dimensioni, di forma, di materia e di colore, buttate per aria con allegria...'
BRUNO MUNARI

con Michele Eynard, Barbara Menegrado e Federica Molteni
collaborazione artistica di Aurelia Pini, disegni di Michele Eynard
foto di scena di Marco Zeno
durata di 50 minuti